Dopo un Festival Epicureo dove i Papiri di Ercolano sono stati i protagonisti assoluti andare a Napoli per visitare di persona l’Officina dei Papiri è stato naturale.
Sono andato con Gianluca Esposito e sono stato accolto dai papirologi Federica Nicolardi, Claudio Vergara e Marzia D’Angelo.
Prima di accedere all’Officina dei Papiri si incontrano altre meraviglie, la città di Napoli, il Palazzo Reale che ospita la Biblioteca Nazionale, un albero monumentale che ti da il benvenuto all’ingresso e il panorama che si vede dalla Biblioteca, prima di arrivare in Officina.
Finalmente si raggiungono i papiri. Vederli carbonizzati prima e svolti poi è davvero una grande emozione. Leggere le lettere che sono state scritte proprio lì oltre 19 secoli fa è un viaggio nel passato. La prima cosa che ho notato vedendoli è che sono molto più piccoli di come li avevo immaginati, sono più simili ad un “tascabile” che ad uno dei tomi in cui siamo abituati a vederli ripubblicati.
Vorrei raccontarvi la storia del Papiro 1010 che contiene il secondo libro del Sulla Natura di Epicuro:
1) Epicuro ha scritto il testo prima del 270 A. C., data della sua morte. Si tratta del libro secondo… è probabile che lo abbia scritto molto prima. Ipotizziamo nel 300. A.C.
2) Nel secondo secolo A. C. uno scriba ha copiato il testo in quello stesso rotolo che ho avuto a pochi centimetri da me.
3) Dopo il 75 A. C. Filodemo porta quel rotolo in Italia, a Ercolano.
4) 150 anni dopo, nel 79 D.C. Il Vesuvio lo ricopre, lo nasconde, lo protegge.
5) Il Rotolo viene ritrovato nel 1752
6) Il Rotolo 1010 viene svolto nel 1808.
7) La prima edizione è del 1862, seguono quelle del 1953 e del 1983.
8) Giuliana Leone ha pubblicato l’ultima edizione nel 2012.
Alla magia dei Papiri si aggiungono la gentilezza, l’amicizia, l’accoglienza e la simpatia di Federica, Claudio e Marzia che ci hanno accompagnato in questa grande avventura.
Forse lavorare tutto il giorno sui testi di Epicuro che parlano di amicizia ha effetti collaterali positivi!