Si può essere più felici seguendo gli insegnamenti di Gesù o seguendo quelli di Epicuro? A questa e a tante altre domande tenteranno di dare una risposta gli ospiti del quinto Festival Epicureo di Senigallia il 20 luglio dalle ore 17 alle 20 e dalle 21:30 alle 23 alla Rotonda a Mare.
Il titolo di quest’anno: “Più felici degli dei” prende spunto dalla Sentenza Vaticana 33.
“Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.”
Ne approfitteremo per confrontare il pensiero di Epicuro sulla Felicità con la tradizione ebraica e con il cristianesimo.
La sessione pomeridiana, dalle 17 alle 20, si terrà alla Rotonda a Mare. Ecco i protagonisti.
Federico Giulio Corsi della Sapienza e Jurgen Hammertaed dell’Università di Colonia presenteranno una traduzione inedita delle massime di Enoanda. Un breviario filosofico: le sentenze nell’iscrizione epicurea di Diogene di Oinoanda il titolo del loro intervento.
Paola Palmieri del Liceo Medi di Senigallia, appena insignita del Premio Nazionale di Filosofia “Le figure del pensiero” ci parlerà de La felicità come eudaimonia o autarchia? Pratiche Filosofiche e cura di sé.
Concluderà il pomeriggio Vittorio Robiati Bendaud dell’Università di Lugano.La felicità come dovere verso Dio. Un confronto tra l’epicureismo classico e la tradizione talmudica.
La sera alle 21, sempre alla Rotonda a Mare i protagonisti saranno il filosofo epicureo Gianluca Esposito ed il Vescovo di Senigallia Franco Manenti che dialogheranno sul tema: Epicuro e Gesù? Un confronto sulla felicità.
L’ingresso è libero e gratuito sia il pomeriggio che la sera.