Nel testamento Epicuro lascia la guida del suo Giardino ad Ermarco e gli chiede di prendersi cura del figlio di Metrodoro morto da qualche anno. Per me, per anni, non sono stati altro che nomi, almeno fino a qualche settimana fa quando, grazie al Museo Archeologico Nazionale di Napoli ho potuto vederli in faccia.
Ad Ermarco nel 1988 Bibliopolis ha dedicato un volume di 200 pagine (Ermarco, Frammenti) che propone i testi sulla vita e sull’opera di Ermarco.
Di Metrodoro nell’estate del 2017 l’archeologa Giuliana Galli ha ritrovato un busto negli scavi sulla via Appia antica. Qui il resoconto di Repubblica.