Ho sempre letto con grande interesse e piacere libri in cui gli autori, di solito rinomati docenti universitari, spiegano ed analizzano il pensiero di Epicuro. Capita anche che alcuni degli autori di questi volumi si spingano a trattare con sufficienza il pensiero di Epicuro: un atteggiamento che mi infastidisce perché è facile criticare le idee chi 2300 anni fa non aveva gli strumenti di cui disponiamo oggi ma che di certo ha segnato un gradino importante nella storia del pensiero come nessuno degli autori di questi libri ha mai fatto.
Dal lato opposto ho incontrato molte persone che come me hanno un rapporto diverso con Epicuro. Persone che leggono le frasi di Epicuro non per comprendere un pensiero del passato ma per valutare se queste idee possono aiutarle a migliorare la propria vita. Ma anche qui a volte ci si spinge oltre e ci si avvicina pericolosamente a leggere Epicuro acriticamente, come fosse una verità rivelata. Un atteggiamento che non fa onore a nessuno.
Durante il Festival Epicureo di Senigallia ho conosciuto molte persone, ho ascoltato molti relatori e soprattutto ho stretto nuove e profonde amicizie.
Ciascuno dei 13 relatori ha mostrato una faccia di Epicuro diversa, originale, mediata dalla sensibilità personale di chi la presentava.
Allo stesso modo le iniziative collaterali, come lo chef che ha ricreato un pranzo epicureo in base alle poche testimonianze, le cartoline epicuree che tentano di strappare un sorriso, i writer che lasciano sul muro di un sottopasso la loro idea di epicureismo, l’orafa che reinterpreta il maialino del gregge di Epicuro di Orazio, l’attrice che presta la voce a Lucrezio… offrono ciascuna un’idea di Epicuro diversa, personale, creativa.
Tutto questo lavoro, tutti questi ragionamenti, tutto questo festival ha un nome molto antico e molto semplice. Filosofia.
A Senigallia non ci siamo incontrati solo per studiare Epicuro. Non ci siamo incontrati solo per celebrare Epicuro e per seguire i suoi insegnamenti. A Senigallia ci siamo incontrati per fare filosofia insieme partendo dal pensiero di uno dei più grandi filosofi di sempre.
Non siamo solo studiosi di Epicuro, non siamo solo suoi discepoli. Siamo filosofi epicurei.
Per dare continuità questa idea, per continuare a fare filosofia insieme, abbiamo creato un’associazione epicurea: “Il Mondo di Epicuro”.
Insieme potremmo sostenere più facilmente la ricerca filosofica, magari assegnando una borsa di studio alle migliori tesi di laurea su Epicuro. Possiamo divulgare il pensiero di Epicuro ritraducendo i suoi testi, pubblicando studi sul suo pensiero. E soprattutto possiamo portare avanti la ricerca filosofica studiando insieme come curare i mali dell’anima e raggiungere l’atarassia in un mondo, il nostro, che è molto diverso da quello ellenistico.
Per aderire potete contattarmi: (Michele Pinto – michele@pinto.an.it – 380.6026026). La quota annuale è di 10€, 25€ per i soci fondatori.